SEMINARIO.
IN PRESENZA.
PARTECIPAZIONE.
GRATUITA.
DOVE
POTENZA, VIA ALBEROBELLO, 7
QUANDO
VENERDI' 8 NOVEMBRE - 14.30 / 18.30
CONTATTI
info@SSPBASILICATA.IT
Il seminario è riservato a: Psicologi, Medici, studenti di Psicologia, studenti di Medicina
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La terapia di esposizione è un approccio efficace per il trattamento dei disturbi d’ansia, nonostante questo un numero considerevole di pazienti non riesce a beneficiarne o sperimenta un ritorno della paura dopo il trattamento. A fronte di questo, i recenti progressi raggiunti nelle aree di apprendimento ed estinzione della paura hanno portato alla formulazione di un nuovo modello concettuale della terapia espositiva e ad un conseguente potenziamento del metodo. Oggi, rispetto al passato, l’opinione maggiormente condivisa è che la terapia espositiva, non comporterebbe una vera e propria cancellazione della “memoria eccitatoria” bensì, darebbe vita ad un nuovo apprendimento, capace di interferire con essa e con la sua espressione: un apprendimento, dunque, “inibitorio” (Craske et al. 2016). Due sono i punti chiave del nuovo modello. Innanzitutto, l’efficacia della terapia non sarebbe dovuta alla cancellazione dei ricordi eccitatori di paura, come si credeva in passato, ma alla creazione e recupero di nuove memorie antagoniste e inibitorie. Di seguito, la riduzione della paura, all’interno di ogni singola seduta espositiva, non sarebbe più considerata un indice di successo terapeutico, ma tale risultato dipenderebbe dalla forza e recuperabilità delle nuove associazioni inibitorie, che si vengono a formare, e dall’efficacia della regolazione neurale sottostante.
Questo recente rinnovamento concettuale risulta essere un campo decisamente in rapida e forte espansione. L’osmosi costante tra il laboratorio e la clinica continua, infatti, a procurare informazioni nuove ed affascinanti sul processo di estinzione della paura disegnando, piano piano, un volto completamente nuovo al “modus operandi” della terapia. Dalla ricerca (Toso 2023) sta emergendo che durante il sistematico confronto con uno stimolo condizionato eccitatorio (SC), l’innesco del processo di “creazione inibitoria” dipende oltre che da specifici aspetti intrinseci al processo stesso (errore predittivo, dipendenza dal contesto e ricompensa gratificante), anche da aspetti estrinseci ad esso, questi ultimi, distinguibili in fattori biologici (ad esempio lo stato del microbiota intestinale), psicologici (ad esempio la capacità di gestire lo stress) e ambientali (ad esempio l’ansia dei famigliari o del terapeuta).
Tutte queste nascenti conoscenze indicano la necessità di un metodo clinico che consideri l’apprendimento della sicurezza come un fenomeno molto più complesso, rispetto a come si è soliti fare, permettendo così di creare un profilo diagnostico e terapeutico più articolato ma di “precisione”.
Il seminario ha l’ OBIETTIVO di approfondire e far conoscere le nuove conoscenze, teoriche e pratiche, sulla terapia di esposizione. Tali novità concettuali e procedurali sono basate sul modello di apprendimento e recupero inibitorio, proposto da Michelle Craske e collaboratori (2016; 2022), e sugli ulteriori sviluppi presentati da Emiliano Toso (2023)
RELATORE
Emiliano TOSO
Psicologo, Psicoterapeuta,
Docente SSPBasilicata
Il Dr. Toso opera in ambito clinico occupandosi della valutazione e psicoterapia dei disturbi psicopatologici con particolare interesse all’applicazione della terapia di esposizione per i disordini d’ ansia.
È docente presso diverse scuole di Psicoterapia in Italia ed autore di diversi libri ed articoli in tema di Terapia di Esposizione.
MODERATORE
Giovanni DE LORENZO
Psicologo, Psicoterapeuta
Il Seminario sarà moderato dal Dott. Giovanni DE LORENZO, Psicologo, Psicoterapeuta in formazione presso la Scuola di Specializzazione di Psicoterapia della Basilicata.
Agli iscritti che hanno seguito l'attività seminariale sarà rilasciato un attestato di partecipazione
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COME RAGGIUNGERCI
Il seminario si svolgerà a Potenza presso la sede della SSPBasilicata in via Alberobello, 7
(traversa di via Isca del Pioppo).
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